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Calcio a 5 per disabili, gesto straordinario di fair play in Umbria

Un giovane giocatore con il pallone su un campo di calcio a 5

L’episodio di amicizia e solidarietà è avvenuto a Città di Castello in occasione della partita tra Beata Margherita e Pantera di Umbertide: ecco cos’è successo.

In occasione della prima giornata del campionato di calcio a 5 per disabili della Fisdir, la Federazione sport paralimpici degli intellettivo relazionali, è avvenuto un episodio di fair play che riconcilia con il mondo del pallone. Nel torneo umbro, la Pantera di Umbertide si è presentata incompleta in casa dell’Asd Beata Margherita di Città di Castello, ovvero con qualche assenza di troppo nella rosa tale da non consentire di schierare in campo un numero sufficiente di calciatori per poter giocare.

Calcio a 5, il fair play degli atleti con disabilità

Pronti ad andare oltre la competizione, i padroni di casa hanno deciso di prestare un giocatore agli avversari pur di poter scendere in campo. Il calciatore prestato alla Pantera si è rivelato decisivo: il difensore ha segnato il gol vittoria ai danni del Beata Margherita, la sua squadra. Poco importa però davanti ad un gesto di tale correttezza, solidarietà e amicizia.

Alla fine abbiamo festeggiato tutti insieme perché il risultato conta fino ad un certo punto, poi sono i valori veri di amicizia, divertimento e solidarietà a prevalere – ha spiegato la professoressa Daniela Bambini, direttrice tecnica della società tifernate –. Tendere la mano e aiutarsi anche nello sport devono venire prima di tutto. In questo caso abbiamo deciso di buon grado di prestare un nostro giocatore agli avversari per affrontare la gara in maniera equilibrata con il sorriso. Ci rifaremo alla prossima occasione”.

Una calciatrice con il piede sul pallone
In campo a Città di Castello il fair play prima di tutto

L’Asd Beata Margherita di Città di Castello è una squadra da sempre in prima linea nelle attività sportive rivolte alle persone con disabilità e nella promozione del fair play. “È da ribadire che si auspica un coinvolgimento di altre regioni in questo campionato – ha aggiunto Bambini – essendosi ridotta la partecipazione delle realtà sportive umbre. L’attività sportiva per questi ragazzi, portatori di disabilità intellettivo relazionale è molto importante, come anche i campionati Figc ai quali alcuni giocatori dell’Asd Beata Margherita aderiscono”.

Organizzato dalla Fisdir, il campionato di calcio a 5 è un torneo speciale per centinaia di giovani con disabilità che hanno l’occasione di dimostrare il loro talento e la loro passione. La Pantera è un’associazione sportiva dilettantistica nata nel 2001 “dalla volontà di educatori già impegnati nel campo della disabilità e da quella di semplici cittadini che si sono uniti per cercare di costruire nel territorio una risorsa in più per le persone disabili e per le loro famiglie”.

Sacrificare il risultato nel nome della correttezza

I biancorossi dell’Asd Beata Margherita di Città di Castello non sono da meno. La società sportiva prepara ragazze e ragazzi con disabilità in diversi sport, non solo nel calcio. L’obiettivo degli educatori è promuovere il loro benessere e coltivare i loro talenti, ma soprattutto accendere la loro autostima ed incrementarne l’autonomia. Quanto accaduto nella partita tra Beata Margherita e Pantera è una delle tante storie di correttezza e altruismo che avvengono su questi campi.

Un esempio straordinario di fair play e solidarietà che questi magnifici ragazzi hanno voluto mettere in campo in maniera concreta senza pensare al risultato – ha commentato Luca Secondi, il sindaco di Città di Castello –. Davvero bravi e con loro chi li guida da anni con amore e competenza. La nostra città è orgogliosa di avere associazioni sportive e ce ne sono tante che portano avanti progetti ed iniziative di inclusione e solidarietà: l’Asd Beata Margherita è fra queste da sempre protagonista”.

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ultimo aggiornamento: 28 Marzo 2025 8:08

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